Mercato metropolitano, street food e prodotti tipici a Milano
Finchè le serate lo permettono, è bello avere la possibilità di mangiare all’aperto godendo delle temperature abbastanza miti. Ultimamente ci si siamo imbattute in diversi articoli che parlavano del Mercato metropolitano di Milano, un vero e proprio Farmer’s market in Porta Genova, con centinaia di produttori, street food e specialità regionali…detto fatto…da lì a breve varcavamo la soglia del cancello sulla Darsena.
Il Mercato metropolitano nasce come progetto temporaneo da un’idea di Ambrogio De Ponti, presidente di Unaproa (Unione che raggruppa 125 Organizzazioni di Produttori ortofrutticoli) e Andrea Rasca, imprenditore specializzato in “food diplomacy”, e fino alla fine di ottobre occuperà gli spazi del vecchio deposito delle Ferrovie.
Non appena si entra si ha l’impressione di trovarsi in un grande mercato rionale, con i banchi tutti in fila uno di fianco all’altro colmi di frutta, verdure, piante aromatiche: tutto sistemato in modo ordinato.
Il Mercato metropolitano, che occupa un’area di 15 mila metri quadrati, è suddiviso in due grandi aree: una zona esterna con i banchi di frutta e verdura, piccoli negozi indipendenti, street food, prodotti tipici di consorzi, e una zona interna – al coperto – dove è possibile trovare i banchi dei prodotti freschi e tanti cibi da consumare sul posto.
Abbiamo gironzolato un pò tra le botteghe all’esterno e abbiamo scelto la cucina pugliese (yum!!). Purtroppo ci abbiamo messo tantissimo ad avere un piatto di pasta, a un prezzo che non possiamo definire concorrenziale, e faticato parecchio a trovare un posto a sedere, alla fine, ci siamo uniti a un gruppo di turisti australiani.
A chiusura di giornata il Banco Alimentare recupera gli alimenti avanzati, per donarli alle strutture milanesi che si occupano di preparare pasti per i poveri, in fondo è l’idea di sostenibilità che caratterizza la filosofia del Mercato metropolitano.
E dopo ottobre? Mentre si parla già di prolungarne l’apertura, è quasi certo che sbarcherà in Giappone per far conoscere anche all’estero la filiera agroalimentare italiana.
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