sonnets in babylon

Sonnets in Babylon

Se non ti aspetti l’inaspettato, non lo troverai; è difficile da ricercare e complesso: sono le parole di Erodoto che Daniel Libeskind, archistar senza bisogno di presentazioni, ha rivolto agli studenti dell’Università Iuav di Venezia per invitarli a partecipare alla realizzazione dell’installazione Sonnets in Babylon da lui ideata per il Padiglione Venezia alla Biennale di Architettura 2014. Si tratta di una grande macchina della visione, composta da 100 disegni serigrafati su grandi lastre di vetro e retroilluminati, che raffigurano uno spazio fermo nel tempo, commentata da suoni e musica.

SISTEMAZIONE GENERALE, foto di Silvia PossamaiPhoto credit | Silvia Possamai

Libeskind ha voluto creare un ponte con Venezia e soprattutto con i giovani: ha invitato gli studenti di architettura a scegliere uno dei disegni della serie Sonnets in Babylon, ispirata ai sonetti di Shakespeare, e a camminare per Venezia cercando corrispondenze tra il disegno e la realtà dello spazio, per realizzare una sorta di “opera architettonica in forma di sonetto fotografico” che ha richiamato i temi sollevati dal Padiglione: Venezia, l’anima, i sogni, la realtà. 100 fotografie degli studenti Iuav sono state esposte in una sala laterale del padiglione, in dialogo con i disegni di Daniel Libeskind.

Valentina-Lovisetto210x210mm9Photo credit | Valentina Lovisetto

“Abbiamo seguito gli studenti fin dall’inizio – ha spiegato l’architetto Luca Guido, che ha curato il coordinamento tra Iuav e lo studio milanese di Libeskind, “preparandoli con seminari intensivi e seguendo gli incontri con Lev Libeskind. Il Padiglione Venezia è stato in rapporto dialettico con i “fundamentals” che ispirano la Biennale di Koolhaas: si tratta, per Libeskind, dei “fondamentali” immateriali, all’origine del pensiero e della creatività. Molta della sua produzione è un lavoro sull’uomo, che include tutte le arti”.

Marcin-Dabrowski 297x198mm2Photo credit | Marcin Dabrowski

Id-tips ha anche intervistato due dei 27 studenti che hanno partecipato a questa emozionante esperienza: Marcin Dabrowski, studente del terzo anno del corso di studi di Scienze dell’Architettura, che attualmente sta seguendo un corso di Restauro del nuovo Dipartimento di Architettura Costruzione Conservazione, e Valentina Lovisetto, anche lei iscritta al terzo anno in Scienze dell’architettura dell’ateneo veneto. Ma per questo vi chiediamo di aspettare qualche giorno!

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