Industrial Style

Riciclo, sviluppo sostenibile, green economy….quante volte negli ultimi anni abbiamo sentito citare queste parole?
E cosa c’entra l’Industrial Style in tutto questo?

Forse non tutti sanno che l’Industrial Style nasce, in tempi non sospetti, dal germoglio di questi concetti volti a dare un freno allo spreco. Sembrerebbe un’idea stiracchiata ma non lo è: i primissimi esempi risalgono agli anni Settanta, quando artisti di tendenza, trasgressivi e popolarissimi, occupavano vecchie fabbriche abbandonate facendole diventare il centro della loro attività. Verso gli anni Ottanta prende sempre più piede la tendenza a riutilizzare mantenendo ed esaltando le caratteristiche di spazi industriali o commerciali.
New York, Londra, ma anche Milano, sulla scia di questa tendenza hanno cambiato – per non dire rivoluzionato – l’aspetto di interi quartieri trasformando le zone periferiche e degradate  in contesti caratterizzati da grande vivacità culturale e sociale.
E allora viva l’Industrial Style!
Se vi piace e volete ricreare l’ambiente nella vostra casa, le scelte devono essere chiare fin dall’inizio della fase progettuale: spazi aperti, materiali ruvidi, arredi essenziali. Attenzione a non cadere in uno stile minimal-gelido: in fondo stiamo pensando a uno spazio abitativo, quindi, deve risultare anzitutto accogliente.
L’ideale sarebbe avere uno spazio da ristrutturare, ampio e alto. Ma ovviamente non tutti possono permettersi di acquistare un loft. Quello che però rimanda il senso dello spazio industriale è l’apertura degli spazi e quindi  poche pareti divisorie, quindi giù tutti i muri (non quelli portanti eh!).
Se nell’ambiente insistono degli elementi strutturali come pilastri o travi non nascondeteli all’interno dei muri o ribassando il soffitto…lo scheletro dell’ambiente e i materiali sono l’anima di questo stile.
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Proprio per esaltare l’aspetto materico, le pareti possono rimanere incompiute, grezze, non verniciate (attenzione anche all’arredamento se non vogliamo che la nostra casa susciti l’idea di una casa in stato di abbandono!). Decisamente nel mood quelle che riportano a vista l’ordito dei mattoni ma se non ve la sentite di intervenire in modo definitivo, potete provare con concrete wall, una carta da parati molto particolare, di grande dimensione che – grazie alla curatissima fotografia di Tom Haga, riporta fedelmente texture di mattoni, pannelli industriali e gettate in calcestruzzo.

La pavimentazione è un elemento altrettanto importante: in cemento, legno, resina, piastrelle da laboratorio….l’importante è che sia in linea con il vostro ambiente e con lo stile. Via libera a tutto quelle che rafforza la continuità dello spazio.
Le soluzioni in cemento spatolato sono di grande impatto e  particolarmente adatte all’Industrial Style.
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compo3immagine a sx via, in alto a dx via, in basso a dx via

Sdoganiamo anche la pavimentazione in legno. E’ vero che i materiali e i toni caldi non devono abbondare ma l’effetto – in contrapposizione con le pareti o l’arredo – garantirà quel tocco in più che renderà accogliente la casa. Per rimanere in linea con lo stile potete scegliere di mettere delle assi con un effetto grezzo.
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L’arredamento avrà un ruolo fondamentale nel definire il carattere dell’ambiente.
E’ quasi scontato dire che la preferenza sarà quella rivolta a cucine moderne, complementi in acciaio, linee minimali, semplici con ambienti a vista.
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In linea con quanto detto sul riuso dello spazio e degli oggetti si può pensare di:
RIUTILIZZARE vecchi sgabelli da bar, tavoli di legno da laboratorio, moduli di vecchie cucine. Saranno tutti pezzi d’eccezione della nostra casa ma, come al solito, attenzione a non esagerare. Tutto deve essere semplice e pratico.
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MIXARE non solo materiali (legno e metallo, mattoni e acciaio, vetro e acciaio) ma anche pezzi di arredo diversi in uno stesso ambiente: una poltrona + un divano, sedie differenti l’una con l’altra attorno al tavolo, un frigorifero ultramoderno + cucina riciclata. E’ permesso a patto che tutti i componenti rispettino lo stile scelto.
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ESPORRE, ma con rigore! Tutto ciò che viene esposto (gli elettrodomestici in cucina, la spesa nella dispensa…) deve essere ordinato, quasi catalogato. In fondo rispettiamo l’ordine pensando a dei laboratori….
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E’ necessario però dare anche un tono informale all’ambiente, gli amici che frequenteranno la vostra casa non devono pensare di essersi recati in una fabbrica per lavorare. Per smorzare il rigore dei grigi, delle pareti ruvide e dell’ordine nell’esposizione non c’è nulla di più indicato di un divano o di una chaise longue. Il classico divano Chesterfield è un classico che si sposa perfettamente con l’industrial style.
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Anche divani moderni, dalle linee pulite e dai colori chiari sono perfetti.
compo6immagine in alto a sx via, al centro via, a dx via, in basso a dx via

Come abbiamo visto, la mancanza di ornamenti e il rigore nei suoi dettagli non impoveriscono in alcun modo una ambiente pensato in stile industriale. Inoltre possiamo aggiungere a tutto questo dei dettagli che daranno il tocco finale al nostro progetto…..ve ne suggeriamo solo pochissimi, consapevoli del fatto che gli spunti possono essere davvero innumerevoli: armadietti da spogliatoi, pallet riadattato, vecchi pezzi vintage che vi daranno l’occasione di girare per mercatini dell’usato per i prossimi anni!

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