Come scegliere la scala giusta per il soppalco
Che le case di oggi siano sempre più piccole è un dato di fatto e di questi mini-appartamenti ne ho visti veramente parecchi a Milano!
Una manciata di pochi metri quadri che racchiudono quanto serve per abitare: un soggiorno con angolo cottura, una camera da letto e il bagno.
Alcuni, dove l’altezza lo consentiva, erano dotati di soppalco. In quasi tutti invece, ogni nicchia, rientranza o sporgenza diventava l’occasione per ricavare nuovo spazio utile.
La ridotta dimensione di uno spazio abitativo può diventare un elemento penalizzante per il benessere di chi vi abita? A mio avviso assolutamente no!
Spesso i piccoli ambienti – se ben progettati – diventano molto più interessanti e curati rispetto a quelli di metratura superiore: spazi e funzioni sono studiati alla perfezione e nulla è lasciato al caso.
Gli appartamenti con soppalco sono senza ombra di dubbio i miei preferiti. L’accessibilità di questi spazi è una questione che spesso viene risolta (in modo sbrigativo) utilizzando delle scale molto ingombranti oppure piuttosto minimali e ripide, il tutto a discapito dello spazio in cui vengono poste e/o della sicurezza di chi le utilizza.
Le caratteristiche basilari che dovrebbe possedere una scala di questo tipo a mio avviso sono: ingombro ridotto, comfort di utilizzo e aspetto gradevole… ovvero…scale salvaspazio, sicure e di design. Chiedo troppo?
Esistono delle scale per soppalchi come quelle prodotte da Rintal in grado di soddisfare tutte queste mie richieste.
Una di queste è Trio 180°, una scala a chiocciola di dimensioni minime, ideale per i piccoli spazi perché ideata per collegarsi al piano superiore in soli 180°, cioè metà dell’ingombro di una scala a chiocciola tradizionale. E’ estremamente flessibile e personalizzabile con diversi tipi di colorazioni.
Cosa desiderare di più?