Arte e design: un tributo a…
Un po’ per gioco, un po’ per curiosità…
…nelle ultime settimane sono incappata in immagini di oggetti di design ispirati direttamente, per non dire letteralmente, a opere pittoriche.
Benché si possano trovare molti punti in comune, non è possibile affermare che arte e design siano la stessa cosa, anche se è universalmente riconosciuto che il concetto di arte sia più di “tempera a olio, tela e un bel ritratto”.
Tuttavia esistono produzioni, innovative e coraggiose, come quadri, tessuti, oggetti d’arredamento in cui trova espressione un’idea universale di perfetta proporzione delle forme.
La nascita dei primi oggetti di design che puntano a comodità d’uso e di riproduzione, abbatte il confine tra artista ed esecutore, condensando il tutto in una produzione artigianale d’altissima qualità.
“Tutti noi architetti, scultori, pittori, dobbiamo rivolgerci al mestiere. L’arte non è una professione, non v’è differenza essenziale tra l’artista e artigiano. In rari momenti l’ispirazione e la grazia del cielo, che sfuggono al controllo della volontà, possono far si che il lavoro possa sbocciare nell’arte, ma la perfezione nel mestiere è essenziale per ogni artista. Essa è una fonte di immaginazione creativa.”
[W. Gropius citato da G.C. Argan in “Walter Gropius e la Bauhaus”]
Nello stesso modo, la produzione di Mondrian ha trovato applicazione ed è stata di ispirazione per complementi d’arredo, moda, suppellettili. A volte svilita, a volte rinata…Certo è che la semplicità delle forme, l’uso di colori primari, l’armonia delle linee si adattano perfettamente a moltissime applicazioni di design.
C’è da stupirsi che anche un artista come Dalì possa essere fonte d’ispirazione per oggetti di design. Le forme antropomorfe morbide e sinuose del tavolo di Paul Laszlo sembrano essere copiate in ogni loro curva da uno dei quadri surrealisti.
E se una cucina come questa ci sembra un’ispirazione abbastanza scontata della pop art (seppur coraggiosa nei toni) cosa ne pensate di un’originalissima versione dei barattoli CAMPBELL, ripresi in ogni varietà di sapori da Warhol, come lampade? Versatilità al 100% …
Alcuni artisti contemporanei si sono dedicati direttamente all’estensione della propria produzione: Keith Haring ha riprodotto i suoi indaffarati e inesauribili omini in ogni forma. Fra tutti, questi due oggetti ci sono sembrati particolarmente simpatici!
Keith Haring Chair Blue – Vilac
Keith Haring Rocking Chair White – Vilac
Se invece pensiamo di ritrovare delle reinterpretazioni, sempre rimanendo in tema, allora credo che la sedia Thonet sia uno di quegli oggetti maggiormente ripensati con ogni tipo di materiale. Certo non è facile quando si parte da un masterpiece di altissima qualità.
Questa di Miniform è un’interpretazione della sedia Thonet 209 che riprende non solo la linea dell’oggetto ma anche la tecnica di realizzazione con lo schienale in legno curvato a vapore.
La realizzazione della seduta di Vladi Rapaport riprende in modo davvero impressionante la forma di un teschio e il nome della collezione VANITAS richiama direttamente alcune opere fiamminghe, nature morte dove, con elementi simbolici, si alludeva al tema della caducità della vita e all’effimera condizione dell’esistenza.
Skull chair, collezione Vanitas – Vladi Rapapor
Naturalmente non si parla solo di complementi d’arredo ma anche di oggettistica. Guardate queste tazze portapenne/portatutto: riprendono in modo originale e simpatico le opere di Enrico Baj!