Arredare il terrazzo con “greenlosophy”
Il terrazzo è l’unica parte della mia casa che necessita ancora di trovare un senso.
Mi spiego, non che sia disadorno, c’è un bel tavolo, piante, fiori ma…è come se mancasse qualcosa! Equilibrio? Armonia? Probabilmente.
Ciò che vado cercando è quella sensazione di benessere che mi fa venire la voglia di stare lì… per sempre ed oltre.
Parliamoci chiaro: l’arredo e le luci contano ma il protagonista indiscusso, colui che fa la differenza, è senza ombra di dubbio il verde.
Conscia del mio pollice nero e della scarsa conoscenza del mondo della floricoltura, ho deciso di farmi aiutare da due esperte.
Qualche giorno fa le ho incontrate, la chiacchierata è stata così illuminante che ho voluto portarle qui per farle conoscere anche a voi!
Sono Marzia Brandinelli e Silvia Refaldi, architetti paesaggisti nonchè fondatrici di VERDEarchitettura.
Buongiorno ragazze, anzitutto vorrei ringraziarvi per aver accettato di essere nostre ospiti. Ci spiegate di cosa vi occupate esattamente?
Noi progettiamo in modo completo gli spazi esterni: dalle opere edili eventualmente necessarie, ai complementi d’arredo ma soprattutto ci occupiamo della progettazione del verde.
(…”Glielo dico ora di quello che le aspetta?”…)
Cosa significa per voi “progettare il verde”?
Significa progettare qualcosa di vivo, che cresce e muta col passare del tempo. E’ fondamentale pensare a ciò che si propone oggi, avendo già ben chiaro l’evoluzione di questo proiettato nel futuro.
La nostra progettazione è mirata a soddisfare le esigenze del cliente nell’assoluto rispetto delle piante e dei ritmi dettati dalla natura.
(…”E già mi piacciono”…)
Esistono delle tendenze stilistiche che dettano moda per gli spazi outdoor?
Direi di no. Esistono dei temi come ad esempio il giardino mediterraneo, il giardino aromatico, il giardino ed il terrazzo notturno. Il cliente sceglie ciò che sente essere più affine al proprio modo d’essere.
(…”Giardino notturno? Wow! Merita approfondimento”…)
Quale dimensione minima devono avere i terrazzi per riuscire ad ottenere un risultato ottimale?
Dal punto di vista estetico, un buon risultato è ottenibile anche con spazi piuttosto piccoli. Diciamo comunque che – nel complesso – sarebbe opportuno partire da una base di 30 mq per raggiungere un esito ottimale. Un risultato equilibrato tra funzionalità ed estetica.
(…”Direi che ci siamo”…)
Quale piante consigliereste di utilizzare per allestire le zone green?
Le erbacee perenni sono il “must“. Resistono alle nostre latitudini, hanno uno sviluppo contenuto in altezza e hanno bassi costi di manutenzione.
(…”Resisteranno anche a me?”…)
Da cosa si deve partire nella progettazione?
Dalle esigenze del committente. E’ fondamentale capire come verrà vissuto il terrazzo: spazio conviviale, lounge, solarium? Prevalentemente di giorno o alla sera? La cosa fondamentale è comunque progettare un buona “base” ovvero con materiali di finitura di alto livello perchè essendo esposti costantemente alle condizioni climatiche esterne non devono deteriorarsi a breve termine.
(…”Totalmente d’accordo”…)
Ok, faccio outing: non sono esattamente portata per il giardinaggio, sarò capace di gestire il tutto ad opera ultimata?
Credimi, non è poi così difficile! Non puoi sapere quante persone ci hanno detto la stessa cosa e poi si sono rivelate incredibilmente brave!! Si sono appassionate al proprio giardino giorno dopo giorno, curandolo e seguendone con entusiasmo ogni piccolo cambiamento.
(…”Ce la posso fare anch’io!!”…)
Ragazze, avrei mille cose da chiedervi ma il tempo è tiranno, tornerete a trovarci?
(…Sfodero il mio sorrisone a 32 denti per cercare di convincerle ma forse non è necessario perchè vedo che anche loro sorridono…)
Già avevo visto il loro blog, mi piacciono molto, sto cercando una collaborazione simile a Roma.
Ciao Raffaella, noi siamo entusiaste di Silvia e Marzia! Ci hanno aperto un mondo…